Ma è vero che sul WEB c’è lavoro?

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marzo 5, 2011 di carlovanni

Secondo voi?

Io vedo un esercito di debuttanti pronti a gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma gli stipendi – i cari, vecchi stipendi, che servono a cose arcaiche tipo pagare le bollette, il mutuo e gli alimenti – spesso e volentieri sono più virtuali che concreti. Come il mezzo, appunto.

C’è da dire che ormai è inutile girarci attorno: sono e saranno sempre le tecnologie di comunicazione a fare la storia dei soldi, e chi si appropria di un mezzo è destinato presto o tardi a trovare un modo per farlo fruttare.

Credo anche che, come poi per molti mestieri tradizionali, ormai siamo arrivati al punto in cui se hai una buona base di partenza culturale ti conviene cento volte inventarti una professione tua propria, piuttosto che sperare che qualcuno ti offra un “posto di lavoro”: sempre più rari, sempre più disgraziati ed opprimenti, a meno che non si abbiano fior di santi in paradiso e/o il possesso di abilità specifiche e, quindi, armi di ricatto per un mercato molto agguerrito.

Quanto alla notizia che leggo qui,

http://www.repubblica.it/economia/2011/03/04/news/wwworkers-13076537/?ref=HREC1-7

si tratta evidentemente di un editoriale a pagamento spacciato per notizia vera e propria, come ormai sempre più spesso accade.  E’ il battage pubblicitario di un libro in uscita a brevissimo.

Se avete pazienza che io lo trovi in biblioteca, o fate la colletta per mettere assieme i 18 Euro necessari a comprarlo, lo leggerò per voi e vi dirò se vale la pena di acquistarlo in quanto utile manuale oppure, come è più frequente, un modo per far guadagnare solo autore e casa editrice.

Cosa pensate, voi, di questo argomento?

4 thoughts on “Ma è vero che sul WEB c’è lavoro?

  1. francescav ha detto:

    😀 parte la maratona della solidarietà per comprare il fantomatico volume!

    Scherzi a parte, credo che tutto si stia muovendo verso una direzione completamente nuova grazie ad (o a causa di) internet. Con questo intendo dire che cambiato il modo di lavorare ‘ordinario’ (almeno in alcuni settori), credo sia naturale cambiare anche il modo di percepire la retribuzione connessa. Giusto o sbagliato che sia non sta a me dirlo, non saprei neanche, non sono così lungimirante.

  2. Antonella ha detto:

    Ma possibile che ogni volta che provo a cercare qualcosa che stimoli i miei interessi mi trovo sempre Vanni tra i piedi?
    Non so se Internet serva o no nella perigliosa ricerca di un lavoro che meriti tale nomea; sta di fatto che io mi sto informando alle 3 del mattino.
    quindi magari non serve ma mi tiene sveglia di sicuro.

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