Manifesto del Pensiero Negativo

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MANIFESTO DEL PENSIERO NEGATIVO

1) Il Pensiero Negativo nasce come ribellione contro lo stucchevole strapotere del Pensiero Positivo e i suoi incitamenti ad abbracciare il prossimo, gli alberi, i cagnolini, i gattini, i paracarri delle strade provinciali e dio solo sa cos’altro.

Guarda con orrore a tutto questo grondare buoni propositi e pacche sulle spalle, frasette carine e bacini, non supportate nella realtà dei fatti da una volontà coerente, e pensa che ci si possa rivolgersi all’Universo inviando i propri desideri fino a diventare afoni, che tanto non serve assolutamente a niente.

Il Pensiero Negativo sostiene che l’Universo semplicemente vi ignori, come è normale che sia.

Non c’è un qualcosa che vi premia se siete felici, e vi punisce se siete infelici; se pure dietro di esso c’è una Volontà, essa non ha tempo per voi.

Già esistete, cosa volete ancora?

Il Pensiero Negativo muove dalla semplice considerazione che la maggior parte di noi per affrontare la giornata non riesce sempre a stamparsi un sorriso ebete sulle labbra.

Quando ti schiacci un dito nella porta, in quel preciso momento, fai veramente fatica a pensare che l’Universo ti stia dicendo qualcosa per offrirti una nuova e felice opportunità, e comunque anche a pensarci il dolore non si allevia.

Invece, tirare immediatamente una saracca e sparare due calci allo stipite lenisce subito le sofferenze.

Noi rivendichiamo il diritto di essere se ci capita illivoriti, incazzosi, malinconici, depressi, rompicoglioni, stanchi e inutili a noi stessi e agli altri, e nonostante questo sentirci in pienissimo diritto di stare al mondo senza che qualcuno venga a farci la morale o ad infilarci in bocca il divertimento a tutti i costi.

2) Il Pensiero Negativo è una corrente filosofica che si prefigge gli scopi di analizzare la realtà alla luce dei fatti e di trovare soluzioni pratiche ai problemi quotidiani.

Muove i suoi passi dal Cinismo, dallo Stoicismo, dall’Epicureismo, dallo Scetticismo e da un sacco di altri –ismi ed –esmi, ma li supera e li integra prendendo atto di una semplice realtà: abbiamo più difetti che virtù, e se ci sforziamo di risolvere la vita grazie a queste, stiamo freschi. Invece, facendo lavorare per noi i nostri difetti, che tanto sono già lì, facciamo prima e con meno sforzo.

Invidia, gelosia, cattiveria, senso di impotenza, pigrizia, imbecillità fino ad ora hanno viaggiato senza pagare il biglietto. E’ ora di metterli a tirare il carretto.

Cercare di distaccarsi dalle cose del mondo è faticoso e inutile, perché ci siamo immersi fino al collo. Troppo comodo astrarsi dal mondo: siete in ballo, e dovete ballare.

Molto meglio imparare a prendere quando ce n’è, e a fregarsene quando non ce n’è.

Tutto il resto è fuffa, e il Pensiero Negativo non è fatto per chi ama raccontarsela.

Il Pensiero Negativo non intende sostituirsi o criticare o sbeffeggiare religioni, ideali politici, credenze filosofiche o fedi calcistiche o altro; semplicemente ne prende le distanze nel momento in cui non forniscano una visione del mondo che sia assieme chiara e utile.

Quello che vi succede o è conseguenza di quello che voi o altri in relazione con voi avete fatto, oppure è frutto delle leggi del caso e della probabilità : leggi, sfiga, o fortuna.

Prendetevi la responsabilità delle vostre azioni.

Non esistono né meriti né colpe che tengano, come non esistono premi né punizioni:

esistono conseguenze.

3) Il Pensiero Negativo osserva come tutto quello che avviene nella vostra testa e non nel mondo reale genera conseguenze solo tramite la vostra persona, e in natura non esiste.

E’ ora di chiamare le cose col loro nome: siamo dei nevrotici.

Soffocanti problemi come straordinari autoincensamenti possono, alla luce dei fatti, essere balle che vi raccontate perché non avete nulla di meglio da fare per passare il tempo.

Il Pensiero Negativo promuove la consapevolezza che non esistono né paria né superuomini, ma che le capacità di ciascuno sono più che sufficienti per vivere una vita decorosa e migliorare, anche di molto, i propri standard, a partire da una corretta valutazione delle proprie forze.

Certamente ci sono tante persone migliori di voi, ma molte di queste fanno una vita di merda.

Fondamentalmente, va molto a culo, perciò non fatene una malattia.

Certamente, se sguazzate nella pigrizia, nella vigliaccheria e nell’autoassoluzione, nei condizionamenti, nella superficialità e nell’ignoranza, dire che siete sfortunati vi farà avere un sacco di frasette di compatimento. Potrete sempre stamparle su carta a modulo continuo doppio velo e portarle in gabinetto, lì saranno utilissime.

Il Pensiero Negativo sostiene che partire dall’assunto che siate dei coglioni e che sia tutta colpa vostra sia più utile che stare lì a sottolineare i difetti degli altri. E’ come quando eravate a scuola: se vi béccavano a copiare prendevate il 4 anche se facevate la spia sui compagni di banco, e in più facevate la figura degli infami.

Il Pensiero Negativo abbraccia la realtà ultima delle cose: la vita è dura. E bisogna giocarsela da professionisti. Chi non ha voglia di farlo, è destinato all’estinzione e andrà a far compagnia al Dodo e al Tilacino, in tempi non lunghissimi.

Pensiero Negativo e Negative Thinking sono marchi registrati Creative Commons.

Licenza Creative Commons
Manifesto del Pensiero Negativo – Negative Thinking by Carlo Vanni is licensed under a Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Unported License.

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