Spendere e spandere. Manuale per farsi lasciare

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aprile 19, 2011 di carlovanni

Manuale per farsi lasciare da un uomo.

28. Spendere e spandere

Questo è davvero un gran bel mistero.

Voglio dire: se un uomo si accompagna a una donna corteggiandola a suon di soldi, per quale motivo poi dovrebbe pensare che i soldi non le interessino?

Certo, nella piccola, meschina mente di un uomo il fatto di possedere i soldi non si accompagna automaticamente all’idea di spenderli;

da qualche parte nel processo evolutivo si deve essere inceppato qualche cosa, e adesso gli uomini per chissà quale diavolo di motivo pensano che accumulare il denaro possa essere, razionalmente, una cosa desiderabile e buona di per se stessa.

Le donne, invece, giustamente ritengono che lo scopo del denaro nel grande disegno dell’Universo sia quello di essere speso per acquisire beni materiali e servizi.

Circa l’utilità pratica di questi, ecco, potremmo discutere a lungo, magari;

però, riguardo al concetto di base, sono piuttosto d’accordo.

Il fatto è che spendere i soldi guadagnati da qualcun’ altro,  è così semplice…

e allora, io dico, perché resistere alla tentazione?

Cominciate con le cose semplici:

fatevi dare dieci euro per comprare il giornale, e bruciate il resto in riviste di abbigliamento e di viaggi.

Se andate al ristorante, partite sempre dagli antipasti, e finite col dolce – per lui, qualcosa di alcolico che a livello di invecchiamento ha gli anni di suo nonno, perchè se lo merita, povero caro, che lavora tanto.

E l’auto?

Non vorrà mica farvi andare in giro con quella scatoletta così insicura, vero?

No;

molto meglio la spiderina, che poi è anche un investimento

(questa è una frase che permette agli uomini di giustificare l’acquisto di qualsiasi corbelleria:provatela, funzionerà anche per voi).

A questo punto, dovreste essere pronte per passare ad un grande, infallibile classico:

lamentate l’inadeguatezza del vostro guardaroba, e per provare a lui la necessità del rinnovo dimostrategli, con foto alla mano o con esempi pratici, come stareste con quel certo completino sexy.

E non appena l’incauto vi dà accesso alla carta di credito (che venga con voi a fare shopping, non ci crede nessuno: non sarebbe normale),

ZAC!

Affondate il coltello senza pietà!

Vi sono due scuole di pensiero distinte, in merito.

La prima preferisce cominciare con spese importanti, ma tutto sommato ancora giustificabili:

questo, per evitare che il boccalone si spaventi, e vi neghi l’accesso futuro ai suoi fondi.

L’altra, quella che io preferisco, è per la botta secca.

Potrebbe non presentarsi mai un’altra occasione, quindi, tanto vale dare un colpo terribile, immediatamente.

Poi potrete mettervi a piangere, tempestare, spergiurare che non lo farete più e, insomma, tracciare la via che vi porterà, presto o tardi, di nuovo al suo portafoglio.

Quale delle due linee d’azione scegliere, lo dovrete decidere in base alla vostra sensibilità e alla conoscenza del vostro pollo;

l’unica cosa che realmente importa è costruire una atmosfera nella quale voi lentamente vi abituerete ad un tenore di vita, e quindi a un tenore di spesa, sempre più alto, e lui finirà per diventare isterico tutte le volte che saprà che passate a meno di un chilometro da un negozio aperto.

Naturalmente, se si rifiuta di lasciarvi uscire, non perdetevi d’animo:

c’è sempre, praticabilissima, l’opzione degli acquisti on line.

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