Prigione minima.
2gennaio 7, 2016 di carlovanni
Definizione minima di prigione: un prigioniero, una porta chiusa, un carceriere.
Non servono una motivazione, una condanna, l’ora d’aria, la divisa, il rancio, con tre concetti c’è già tutto. e chissà che non ci sia anche qualcosa in sovrappiù.
Ad esempio: possiamo anche eliminare la porta, anzi, la cella, addirittura. Non c’è bisogno di un luogo fisico in cui rinchiudere le persone. Basta il prigioniero, e qualcuno che lo renda tale. Anche solo con la parola, con il pensiero.
Ad esempio: poche celle sono così anguste come l’opinione altrui. Quella cosa che hanno deciso per te che devi essere così e cosà, e non oltre, e non altrimenti; un saggio, un santo, un portatore di cultura e di sapere, un esempio di virtù, un simbolo, un infermiere, un caldarrostaio nell’animo. Facce ride, tu che le racconti così bene. Aiutaci, tu che sei così buono. Portaci in paradiso, tu che sei così veloce. La necessità é la loro, l’idea é la loro; e però hanno un progetto su di te, ce devi stà.
Il pensiero che possa non interessarti potrebbe non sfiorarli neppure. Il progetto è bello che pronto, ti ci devi arrangiare dentro, come dentro un vestito buono smesso dal nonno che aveva il culo basso e le braccia corte, ma si sa, era del nonno, e che vuoi fare, lo butti?
E che, lo butti?
In una prigione, ciascuno é in prigione. Il prigioniero è tale, senza alcun dubbio. Ma è lo stesso destino che si apre per il carceriere, costretto alla galera a vita, fino a quando non lascerà andare quest’idea di sorvegliarti a tutti i costi. La prigione stessa é prigione, là dove potresti metterci un divano, una lavanderia, aria.
Nella galera dell’opinione altrui in galera ci sono almeno in tre: chi si é fatta l’opinione su di te e pretende ti ci conformi, tu, che ti ci dovresti conformare, l’opinione, che invece di essere quella scorreggia evanescente che poi al massimo é, destinata se del caso a svanire tra le chiacchiere di una serata, resta calcificata e sospesa in aria per un tempo indefinito. Forse anche per sempre.
A volte, prigioniero, carceriere, prigione si sovrappongono, diventano la stessa cosa.
Per evadere, non devi farla tanto lunga.
Basta che ascolti l’opinione altrui, educatamente, e ti rendi conto che é l’opinione altrui.
Basta che ti ricordi che la tua opinione é la tua opinione. E basta.
Fai sì con la testolina. Prendi nota. Capisci quello che vorrebbero da te. Chiediti se sei tu. E poi esci.
Interessanti riflessioni, sulle trappole che accettiamo perchè abbiamo paura di rimanere soli
le migliori e le più robuste