Il vero segreto per capire la gente
Lascia un commentonovembre 3, 2015 di carlovanni
Centinaia di anni.
Miliardi di fantastiliardi spesi in analisi, test, quiz, consulenze, seminari, brainstorming, screening, studi, ricerche.
Bastano pochi minuti di osservazione e qualche semplice domanda, per capire quale é il vero segreto, inconfessabile, della gente; e la risposta, questo sì, é davvero sorprendente, e vanifica gran parte del nostro sistema di riferimento culturale, le cose in cui ogni giorno pensiamo di credere.
Vedi un tizio che si dà delle mazzate sui maroni.
“Senti, ma…”
“Sì?”
“Dico, ma perché…”
“Scusa ma non posso prestarti attenzione, come vedi mi sto tirando delle mazzate sui maroni”.
“Eh, appunto dico. Ma perché…”
“Eh, tu non puoi capire. Non hai (un cane, un figlio, un mutuo, l’AIDS, una suocera sveva, un cugino ricco, un diploma in ortodonzia, i capelli ricci, la pelle nera, stocazzo a caso, eccetera)”.
“Sì, ma… non puoi smettere?”
“Eh, si fa presto a dirlo, caro mio!”
“Ma tipo, se fermi il movimento del gomito – polso – braccio, no, mi chiedevo…”
a) “Eh no, troppo comoda!; b) “Eh, sì, aspettavo te che me lo dicevi!”; c) “Ma abbiamo sempre fatto così!; d) “Ah beh, se fosse facile lo farei subito!”, e) “Ma chi sei tu per dirmelo, scusa, adesso devo chiedere a (psicologo, ingegnere, Dio, Padre Pio, mio cugino che ha un amico che, lo spirito di Sandro Ciotti)”.
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Credo che ogni anima innocente di quelle che ancora non hanno capito che é meglio farsi i cazzi propri, presto o tardi, attraversi una fase in cui prova, se non amore, almeno compatimento verso il suo prossimo. E gli viene in mente di aiutarlo.
Non fatelo.
Se possibile, evitate questa che é una debolezza dell’animo, né più né meno come la gelosia, la paranoia o il mughetto.
La gente non vuole essere aiutata. Vuole essere compatita.
Ci tengono moltissimo ai loro problemi, non saprebbero come passarsi la giornata, senza.
Loro, amano soffrire. Se togliete la spina dalla zampa, poi vi guardano in cagnesco e vi tolgono l’amicizia.
Vogliono punirsi per cose che non hanno mai fatto, vogliono scusarsi per peccati che non hanno commesso, o per i quali il Giudizio c’è esclusivamente nella loro testa, che é poi l’unico posto che esiste.
Vogliono stare male, rotolarsi nel dolore come il porco nel brago. Al massimo cercano qualcuno da accusare, non certo soluzioni o vie d’uscita.
L’unico modo per stare a contatto con loro é: aiutarli a tenere viva questa splendida rappresentazione, nella quale hanno molto investito.
Fate loro carezzine con la manina. Dite loro che, sì, stanno tanto male, e succhiategli i soldi come la cartomante alla fiera. Scuotete la testa con compatimento. Fate la faccia di circostanza, come ai funerali di quelli che, sì, ma poi anche, boh, quanta gente.
Mai e poi mai risolvere i loro problemi, che dopo non sanno come arrivare a sera, e soprattutto, a titolo di cosa continuare a fare i piagnistei sui quali campano.
Poi ci sono anche quelli che veramente, veramente! Vorrebbero trovare una soluzione; ma sono una frangia marginale. Non preoccupatevene, alla peggio vi contatteranno loro.