Il Filosofo e il Maestro di Zen
Lascia un commentogiugno 26, 2015 di carlovanni
Un Filosofo si recò da un Maestro di Zen e gli chiese: sono curioso, insegnami, ti prego, che cosa é lo Zen.
Il Maestro gli chiese: amico! La gradisci una tazza di té? E alla risposta affermativa dell’ospite, uscì una teiera e cominciò a versare nella tazza.
E continuò a versare.
E continuò a versare, fino a quando il thé cominciò a traboccare e si sparse su tutto il tavolino.
Ma che fai? Gli chiese allora il Filosofo. E il Maestro di thé gli disse: ecco! Non posso insegnarti nulla, la tua mente é troppo piena!
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Poche ore più tardi, il Filosofo bussò di nuovo alla porta del Maestro di Zen.
“Caro amico, che piacere! Cosa posso fare per te stavolta?”
“Gradirei un thé, come ricordi” rispose il Filosofo. E, uscendo un secchio, gli disse: riproviamo.
Al che il Maestro di Zen si mise a ridere e ammise che, forse sì, qualcosa gli avrebbe potuto spiegare.
“Però stavolta facciamo a modo mio” replicò il Filosofo nell’accomodarsi, e mise sul tavolino due bottiglie di Barolo.
Quanto vuoto trovarono da riempire in se stessi!
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La morale di questa storiella Zen appena violentata é che se trovi qualcuno che se la tira devi giocare sporco e incularlo.
E naturalmente che c’è più Zen in una sbronza di vino che in tutti i corsi che possiate mai frequentare in vita vostra.
Categoria: Pensiero Negativo | Tag: Barolo, bottiglie, filosofo, Maestro, morale, secchio, storiella Zen, tazza, tè, vuoto, zen