Calcia quella palla, Charlie Brown!

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dicembre 28, 2014 di carlovanni

Del perché Charlie Brown non riuscirà mai a calciare quella fottuta palla, e la colpa non sarà necessariamente di Lucy, e come potreste usare la cosa a vostro beneficio. 

1981-Again-and-Again-charlie-brown-lucy-football-comicLa storia é risaputa: Charlie Brown é lì che si prepara ad un calcio piazzato che, nella migliore delle tradizioni del football americano, é per definizione un tiro a porta vuota (poi fanno i brillanti, eh); Lucy gli tiene ferma la palla, lui prende la rincorsa, spara un calcione mentre la malefica ragazzina gli toglie la palla di sotto e il bambino con la testa tonda si sfascia la schiena. Difficile non vedere in ciò tutta una serie di lezioni, anche perché é Lucy stessa ad impartirle: mai fidarsi delle lacrime di una donna, Charlie Brown. Le strette di mano di una donna non valgono, Charlie Brown. Insomma: é una vera e propria scuola alla vita della misoginia, e non é affatto detto che già così sia sbagliata e improduttiva, anzi. Purtroppo per voi lettori, però, il Pensiero Negativo non ha nulla a che fare con la misoginia. Noi siamo molto più democratici e quindi direttamente misantropi, e oltre a questo siamo in grado di scorgere la lezione profonda che Lucy ci impartisce e impariamo ad usarla a nostro vantaggio. 

1991Si è parlato tanto, in tutte le epoche, dei bona tempora amices, quei personaggi che vi sono vicini solo nei tempi migliori; avete il giocattolo nuovo, siete brillanti e simpatici e offrite da bere, uscite con una bionda da paura e con le sue due sorelle, da paura tanto quanto lei: tutti vi vogliono, tutti vi cercano. Poi, quando le cose vi girano male, puff!!! In giro non c’è più nessuno, nessuno vi si caca più, e i più scaltri andranno direttamente a cercare la Cremeria, una volta imparata la strada, lasciando Gigi sconsolatamente solo là dove si trova.

Bene; non é difficile ravvisare in questo comportamento l’input che riceviamo spesso e volentieri da moltissime persone che riusciamo senza sforzo, col senno di poi, a definire rotondamente branco di stronzi. Logico che poi se abbiamo una bassa autostima e tanta solitudine compreremo un altro giocattolo nuovo per avere un po’ di compagnia attorno; anche questo é molto umano e molto produttivo. E’ tutto logico, e in una certa qual maniera addirittura desiderabile; funziona per poco, ma funziona.

1992Nessuno parla mai invece del caso contrario, che nasconde una natura umana ben più grave e, se un po’ più rara e difficile da vedere, non poi così poco diffusa come si crederebbe: i mala tempora amices. Questi figuri sono coloro che riescono a cercarvi e a starvi vicino solo nella malasorte, solo quando siete bisognosi, disgraziati, in rovina. Perversi, no? Eh, sì. Ma quanti ce ne sono.

Queste piattole non trovano di meglio da fare nella vita che attaccarsi alle vostre inadeguatezze, alle vostre disgrazie, debolezze, miserie. Straordinari, eh. Sono sempre presenti, sempre sul pezzo. Poi, una volta che vi siete rimesso in sesto, che ricominciate a vivere in una maniera dignitosa o guai al mondo! felice, spariscono come l’ultima fetta di salame tagliata ad un ricevimento pieno di Assessori. E vi ritrovati soli in balìa degli squali del primo tipo. Sulle prime, non ve ne accorgerete nemmeno; in fondo, quando avevate bisogno, loro c’erano. Ma ora che avreste desiderio, si sono eclissati. Curioso, no?

Bene; il mio personale consiglio é quello di identificare alla svelta gli appartenenti ai due gruppi ed evitarli tutti con estrema cura. Naturalmente, potreste sfruttarli tutti quanti secondo le vostre necessità, ma per fare questo bisogna essere dei geni del Male, e sono sicuro che il 98% di voi non lo é. Siamo tutti solo dei poveri cristi che cercano di sbarcare il lunario, anche noi Adepti del Pensiero Negativo. Specialmente noi. Siamo derelitti come tutti gli altri, solo che ci sforziamo di esserne consapevoli.

E con questa premessa classificatoria, torniamo a quel poveraccio di Charlie Brown.

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Voi direste che Charlie Brown, dalli e ridalli, dovrebbe avere imparato la lezione, giusto? E invece, volta dopo volta non fa altro che prendere la rincorsa e schiantarsi al suolo, rovinosa caduta seguita dalle osservazioni di Lucy che potrebbe benissimo essere un Guru del Pensiero Negativo tanto le sue lezioni sono chiare. Ma non efficaci. Come mai?

238445.fullDopo un po’, vi viene il sospetto, e se perseverate questo diventa una certezza: Charlie Brown, a finire di schiena, in realtà ci prova piacere. Lui sa che gli basta unire i puntini: mi fido, prendo la rincorsa e casco per terra, Lucy é una stronza e io un coglione. Bello, preciso, sempre uguale a se stesso, rassicurante. E la povera Lucy é intrappolata tutta la vita in questo Inferno in cui deve somministrare dolore a quel masochista di Charlie Brown, laddove magari preferirebbe, che so, andare al mare, o al cinema, con qualcuno di più furbo, giusto?

Ecco.

La lezione di oggi é rivolta a quelli che, dopo tanti sacrifici fatti insieme a qualcuno, dopo tante difficoltà, nel momento in cui vedono che i problemi all’orizzonte si vanno dissolvendo si ritrovano da soli, e non possono nemmeno più godersi quello che hanno conquistato perché era un sogno condiviso a due.

Siete semplicemente caduti preda di un qualcuno con il tratto del mala tempora amice. Uno che finché le cose vanno male con voi c’è, vi fa forza, vi sostiene, sogna tempi migliori e vi incita; poi, nel momento in cui non soffrite più, vi abbandona. Perchè?

Perché non avete più bisogno di lui. Non solo ci sono quelli che hanno bisogno degli altri, ma anche quelli che hanno bisogno di quelli che hanno bisogno di loro, altrimenti si trovano spiazzati. E oltre a questo: nella situazione difficile, che precludeva ogni risultato concreto, questi qui prosperano. Perché in fondo non si chiede loro nessun impegno, tranne le briciole. Esserci, stare vicini, e vabbé, sai che sforzo. Il vero lavoro comincia quando si fa sul serio; e costoro spariscono.

charlie-brown-footballUn celebre esempio, da manuale, può essere quello delle coppie di amanti che per tanti anni sono costretti alla clandestinità, perché lui non può lasciare la moglie/lei non può lasciare il marito/ causa figli/depressione/malattia incurabile/povertà/voto a San Gennaro/ e via dicendo. Il marito, o la moglie, scappano alfine alle Maldive con il loro, di amante, e la coppia di clandestini può finalmente riunirsi, ora che l’ostacolo é rimosso…salvo che lui/lei si sono eclissati, e l’altro resta col cerino in mano a chiedersi perché.

Oppure, due soci che sognano un progetto irrealizzabile, bevono spesso assieme, parlando di quando ce la faranno, lo raccontano agli amici; poi finalmente arriva il finanziamento, si apre la ditta e, PUFFF, uno dei due pianta lì tutto inscenando magari un litigio per futili motivi.

Questi qui sono pericolosissimi. La cosa migliore che potete fare é toglierveli dai piedi subito. E il vero modo per evitarli é, paradossalmente, cedere a loro. Togliere di mezzo gli ostacoli che si frapponevano tra voi ed il vostro magnifico, a parole, sogno.

Lui vi proclama tutto l’amore del mondo ed anela disperatamente a vivere con voi? Ditegli di sì. Alla peggio, vi toccherà di trombarvelo (se fossero tutte qui le punizioni), poi nel 99% dei casi vi si toglierà da sotto le scarpe e non ne avrete più notizia (salvo quando avrà finito il giro della rubrica, ma ormai sapete a cosa mira). PUFFF.

Caia anela ad organizzare con voi la magnifica cena di classe? Inutile evitare il piattolone, ditele di sì, e lasciate però a lei l’onore di chiamare quei falliti dei vostri ex compagni. PUUFFF.

Sempronio giura e spergiura che se avesse un tavolo più grande vi inviterebbe sempre a cena? Noleggiate due assi e un cavalletto da un falegname, comprategli anche le tovaglie e smascherato ‘sto pezzente una volta per tutte.

Eccetera, eccetera, eccetera. La casistica é varia, e si svelerà man mano, ma il succo del discorso é il seguente: piuttosto che avere sulla schiena gente che quando ci sarà veramente bisogno si renderà irreperibile, é meglio starsene da soli e fare affidamento sulle proprie forze. Tanto, con quello poi bisognerà fare (e se va davvero male, sempre con quelle bisognerebbe rimorchiare pure loro).

Charlie Brown non colpisce la palla perché non sa cosa succederà se questo accade. Non ne ha né il fegato né la volontà, il vecchio Testa Tonda. Potrebbe centrare i pali, e poi non saper gestire la vittoria. Potrebbe mancarli, e doversi poi vergognare. Potrebbe farsi male. Molto più comodo allora un male che si conosce, quello della schienata, che é il suo personale scudo contro l’ignoto. Non ci credete?

Charlie Brown and Violet pulls football away

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