I Preoccuponi

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marzo 6, 2014 di carlovanni

Improvvisamente, nel 21° secolo, grazie alla capillare diffusione delle informazioni scopriamo con sgomento che la vita è piena di difficoltà. E chi lo avrebbe mai detto!

Certo, una volta era tutto più facile.

Un taglietto sull’indice poteva spedirti all’Inferno in dieci giorni, questa era certamente un problema di cui tenere conto.

Tu potevi pagare le tasse, lavorare gratis dieci giorni al mese e guadagnare zero nei restanti, e per tutta ricompensa ti trombavano la moglie e la figlia e anche te se non stavi zitto, e se nasceva un figlio da queste unioni forzose avevi anche di che esultare.

La tua giornata consisteva nell’alzarsi, cercare di sopravvivere fino a sera, se andava bene divertirti col sempre infallibile spettacolo di chi stava peggio di te, e se andava ancora meglio scopare qualcosa che stava fermo a sufficienza, poi via, un bel sonno ristoratore.

Eri felice. Non sapevi di altri problemi che non fossero riempirti lo stomaco, riempire qualcos’altro a qualcun altro, e che qualcuno ti spaccasse la testa o ti venisse un canchero nelle budella. Oltre ad andare all’Inferno dopo morto, ovviamente.

Oggi il quadro si è fatto assai fosco.

Mettiamo che devi vestire tuo figlio per portarlo a scuola.

Detta così è facile, ma potrebbe venirti un’ischemia cerebrale, tuo figlio potrebbe avere in latenza il morbo di Lou Gehrig, il tuo partner potrebbe fare gli straordinari in ufficio con 3 colleghi bisex, potresti perdere il lavoro perchè c’è la crisi o è obsoleto, e poi esci per strada, la situazione internazionale è tesissima, la Crimea sta per trasformarsi in un campo di battaglia, i musulmani sono lì che figliano apposta per invadere geneticamente il Paese, le scie chimiche ti ridurranno un deficiente, la nostra moneta si sta svalutando, i cinesi si stanno comprando tutta l’Africa per potersi abbronzare solo loro e il buco nell’ozono non si nota più perchè non c’è più l’ozono.

E centomila specie animali si stanno estinguendo proprio ora, davanti ai tuoi occhi, e magari quello che ti servono in mensa era proprio un rarissimo pollo asiatico che porterà il suo pool genetico nello scarico attraverso le tue viscere.

E il clima sta inesorabilmente cambiando. Non solo moriremo bruciati annegati congelati contemporaneamente entro due anni lì, fulminati durante l’aperitivo, che chissà cosa c’è dentro (acqua no, è sempre più rara, petrolio nemmeno, stesso problema); ma ti sei appena comprato la giacchetta nuova e non sai che cazzo fartene, ora. D’altronde, la moda renderà obsoleta la tua cazzo di giacchetta entro dopodomani, ed ecco, anche questo è molto grave.

Detto questo, volevo ricordarti che devi vestire tuo figlio perchè a scuola non ci va da solo.

E devi anche lavare i piatti, mettere in tavola le panatine, pagare le bollette, fare il minimo indispensabile per non farti cacciare dal lavoro, andare a trovare ogni tanto tua madre, scopare col tuo partner ricordandogli così perchè non dovrebbe farlo con altri, telefonare di tanto in tanto ai tuoi amici e magari trovare anche il tempo di lavarti.

Eh, non volevo dirtelo, ma la vita è piena di difficoltà, e di impegni, è faticosa e a volte disperante.

E prima che ti assicurino il contrario: sarà sempre così. Per quanto tu possa correre a metterti al riparo, non sarai mai del tutto al sicuro, e dovrai lottare e sgomitare fino all’ultimo fiato per tenerti stretto quello che ti sei conquistato. Come diceva Fruttero, la vecchiaia non è cosa per signorine.

Se ti prendi cura dei piccoli problemi di ogni giorno, delle piccole mansioni, man mano che si presentano, se pianifichi la soluzione dei problemi immediati per non ritrovarteli di continuo tra i piedi, forse, dico forse, diventa più semplice. Come diceva quel Tal Altro, ad ogni giorno basta la sua pena.

Oppure puoi scegliere consapevolmente di imballarti la testa con una miriade di problemi di impossibile soluzione, che non dipendono da te, per i quali non puoi fare proprio niente, che forse sono inesistenti bufale e dei quali in ogni caso, quando te la stai spassando, non te ne frega proprio un cazzo, ma che usi come alibi per chiamarti fuori dalla responsabilità della fatica di ogni giorno, un po’ come una vacanza della coscienza.

Ma sono scelte, eh.

4 thoughts on “I Preoccuponi

  1. Diana ha detto:

    Appena iscritta al tuo blog. Come prima perla di saggezza non c’è proprio malaccio 🙂 Diana

  2. gabry ha detto:

    Hai messo nero su bianco le cose (più o meno) che pensavo, ma che non sarei mai riuscita a descrivere. 🙂

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