La Tomba Proibita

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novembre 22, 2013 di carlovanni

Fino a poco tempo fa, c’era un solo Tomba proibito: quello di “Alex l’Ariete”, che se avete voglia di guardarvi un film di merda leggendario, ma così di merda che dopo per un anno tutti i film vi sembreranno belli (a parte “Protector” con Jackie Chan e “The Protector” con Tony Jaa, insomma, evitate le cose con su scritto “Protector”, anche se fossero preservativi). tomba proibita

Da oggi, sono almeno DUE: il sopracitato, e l’ultimo (tradotto e distribuito) romanzo del geniaccio Tim Powers, certamente non al massimo della forma in questa sua prova, ma ce ne fosse.

La prima cosa che attrae l’occhio di questo libro è, indovinate? Bravi: la copertina, nella quale campeggia l’ennesima immagine fatta con lo stampino per il mercato italiano del fantasy e mistery nella quale uno sfondo in penombra avvolge un figuro intabarrato; probabilmente hanno preso una copertina già pronta con su un monaco (ce ne sono tante!), l’hanno spogliato e vestito in guisa suppergiù ottocentesca, sempre a sapere come si vestivano, beninteso.

71-mari_stregatiLa seconda: il nome dell’autore (Tim Powers, chi mai sarà?) è scritto piccolo, il titolo campeggia prepotente e, sotto, per evitare di spendere ulteriori soldi per la fascetta, Newton ha pensato bene di scrivere la cazzata direttamente in copertina: “DALL’AUTORE CHE HA ISPIRATO I PIRATI DEI CARAIBI”. Questa boiata nasce dal fatto che uno dei precedenti romanzi del Powers, “Mari stregati”, pare sia stato di ispirazione per il soggetto cinematografico. Di quale ispirazione, mi chiedo io spesso; perchè a parte parlare di magia e di pirati e di annoverare tra i protagonisti il Pirata Barbanera, non c’è nessun altro legame che unisce questi due prodotti.

E il vedere che uno come Tim Powers, vincitore dei premi Locus, World Fantasy, Dick, più volte menzione speciale al Nebula debba essere pubblicizzato per il suo rapporto con un film tutto sommato sciapo, fa sempre bene al cuore. DADPITA

Aperta e chiusa la polemica; vale la pena di leggere “La Tomba Proibita”?

Risposta mia: vale sempre la pena di leggere Powers, uno dei pochissimi in grado di opporre idee ed originalità ad un sistema, fantasy niente affatto escluso e forse anzi punta di diamante dell’omologazione, che ormai è una fabbrica di tofu a ciclo continuo; tutti soggetti uguali, tutti libri uguali, tutte trame uguali, guai a rischiare.

downloadPowers invece rischia sempre, e ci ha regalato alcune tra le storie più incredibili della letteratura fantasy; a cominciare col suo primo successo di pubblico e critica, “Il Re Pescatore”, in cui si narra della guerra magica dietro lo scenario mondano dell’assedio di Vienna del ‘600, fino all’incredibile “Il Palazzo del Mutante”, in cui il protagonista si scontra col tiranno invincibile armato solamente, alla lettera, di una canzone e del proprio dolore, attraverso “Le Porte di Anubis” e “Lamia”, straordinari romanzi in cui le vicende storiche si intrecciano indissolubilmente con quelle fantastiche ed i cui protagonisti sono, tra gli altri, Shelley, Byron, Keats e tutto il mondo romantico inglese; per non dimenticare il sopra citato “Mari Stregati”, o lo stranissimo “L’Ultima chiamata”, in cui la posta in gioco per una partita a carte è la realtà. download (1)

Quando è in forma, non c’è, vivente, nessuno alla pari di Powers. Però, attenzione: è una lettura difficile. Intanto richiede la capacità di leggere, da parte del lettore (non scontatissima); poi, un certo retroterra culturale, storia compresa, e una buona propensione a lasciarsi andare. Come se non bastasse, la sua scrittura è complessa e a tratti involuta, le scene che traccia complicate e vivide, e si rischia di perdersi; non favoriti in ciò da quella che penso siano le peggiori traduzioni mai riservate a uno scrittore anglosassone in Italia. Per cui, non sorprendetevi se non ci state capendo un cazzo; con estrema pazienza, tornate indietro di un paio di righe e riprovateci. Il risultato vi pagherà di ogni fatica. Lamia_thumb[4]

Va detto, purtroppo, che in questo romanzo, appunto, Powers non è particolarmente in forma; e oltretutto questo romanzo non è “il seguito di”, come in molti hanno furbescamente dimostrato di sapere, ma certamente “prende le mosse da” il suo precedente “Lamia”; libro fantastico sui vampiri, per la cronaca in assoluto l’unico libro che, appena terminato, io abbia ricominciato da capo per rileggerlo fino in fondo, due volte nello stesso pomeriggio.

Quindi, troverete in questo tutto un mondo magico con le sue regole tremende e ferree che però era molto, ma molto ben spiegato altrove; io per me vi consiglio di cercare “Lamia” sulle bancarelle o su e-Bay perchè è veramente favoloso, poi magari di approdare a questo.ultima chiamata

Ma siccome Powers non è, e non sarà mai, un autore di moda, fatevi un regalo: intanto compratevi questo, per evitare di non trovarlo mai più quando sarà il momento.

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