Signore, meglio la croce del disonore.
Lascia un commentoottobre 18, 2013 di carlovanni
A Cristo gli è andata bene, di nascere duemila anni fa. Se dovesse tornare oggi, il mio consiglio è: Signore, non in Italia, per il Tuo bene.
Intanto, com’è che dovrebbe arrivare? Documenti, nisba; ergo, un bel giro in gommone, e il basso profilo sarebbe subito compromesso nel momento in cui, lanciato fuoribordo, si mettesse a correre dietro agli scafisti a pelo d’acqua. Per lui, quindi, non il sollievo di un bel Centro di Accoglienza, di quelli in cui puoi stare lì anche due anni che nessuno sa chi sei; no, immediatamente la celebrità. O il suo immediato sostituto: la partecipazione a format televisivi, perché con l’inflazione di Agenti che c’è in giro, lo metterebbero subito immediatamente a produrre.
Quindi, che si fa? Cerchiamo una bella casa! Zacc, la donna con ciuffo bianco che, constatato che non ha a disposizione minimo ottocentomila euro, gli consiglierebbe uno show per gli homeless, che solo chi ha un miliardo di euro può sostenere la disperazione di cercare casa.
Poi arriverebbero Enzo Miccio e Carla Gozzi a pigliarlo per il culo per come si veste.
Anche il conforto di una bella mangiata collettiva moltiplicando piade e pesci gli sarebbe vieppiù negato, messo alla berlina da uno sprezzante Bastianich: “Tu fatto questo? Se io mangio tu poi resuscita anche me come tuo cuggino?”.
A questo punto non resterebbe che un qualche salotto di opinionisti stile Ballarò: “Gesù, ma lei si sente più ebreo o palestinese?”; risposta, “Eh? Oh? Ma cioè?!!?”, sfumato in pubblicità.
E finalmente, l’umiliazione definitiva a X-Factor, dove la sua pretesa di avere un qual cosetta di speciale sarebbe demolita senza pietà dalle caricature di Elio, dalla vocetta di Mika e dalle bacchettate di Morgan e della Ventura: “Più umile, ragazzo mio, più umile, ma chi ti credi di essere!”.
No, tutto sommato forse meglio la croce.