L’invasione degli ultracorpi
Lascia un commentoluglio 17, 2013 di carlovanni
“Ma lei avrebbe dei problemi se, per esempio, il bambino fosse nero?”
“Nero nero, no, perchè sta bene su tutto. Purchè poi non stinga, eh”. E all’espressione allibita dello psicologo per le adozioni, poi ho fornito una spiegazione meno insidiosa. “Sì, avrei dei problemi. O meglio, io no, lui sì, perchè siamo in un Paese di razzisti”. Al che lui ha replicato che non era vero, ovviamente. Del resto, la prima parola che mi era venuta era “stronzi”, chissà se avrebbe protestato.
Ieri, al termine di una sterilissima zuffa sulla bacheca Facebook della mia amica Barbara, il mio contendente argomentava così la sua avversione verso gli immigrati extracomunitari, che quando senza lavoro lui definiva senza eccezione ladri e parassiti, dal momento che, certamente, la loro condizione era assolutamente progettata a tavolino e fortemente desiderata:
“LEGGE 8 agosto 1995, n. 335 confermata dalla sentenza della cassazione Cass. n. 13576/2013.
Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare. “prevede un assegno sociale agli extracomunitari con permesso di soggiorno che abbiano determinati requisiti: i 65 anni d’età, l’assenza di reddito o introiti inferiori ai limiti fissati dalla legge e che risiedano “legalmente e continuativamente” da almeno dieci anni sul territorio italiano” L’assegno è di 6000€ l’anno… come la pensione di un operaio che si è rotto la schiena in fabbrica per 50 anni. L’obiettivo è non fare un cazzo per 10 anni! Deve essere dura… Ovviamente le truffe all’inps non si contano… Contenti voi…”
Opperbacco. Ma allora ha ragione lui. Bisogna subito subito avvisare il legislatore, che chiuda subito questa orribile falla della quale, certamente, non poteva essersi accorto.
In effetti, siamo esposti a un rischio orribile, tutti quanti, e la nostra civiltà della pizza e del mandolino può estinguersi da un momento all’altro. Vedo già le fiorite valli brembane occupati da stormi di coreani negri zingari schiamazzanti.
5 miliardi di persone, americani e australiani compresi (per non dire degli svizzeri) stanno guardando a noi con vorace aspettativa. Il piano è semplice: ci manderanno tutti i loro 55-57enni in una spaventosa migrazione stile cavallette o lemming.
Poi, sarà un gioco da ragazzi. Questi, direi a occhio, novecento milioni di persone, entreranno con calma e pazienza nel nostro territorio, mettendosi stoicamente in fila per fare i documenti corretti. Otterranno tutti i permessi del caso, facilmente e senza problemi, come accade già ora per tutti gli immigrati, e potranno girare liberamente nel nostro Paese.
Naturalmente, si tratterà poi di sopravvivere senza un reddito per dieci anni, ma cosa sarà mai? Molti popoli si cibano di plancton, e infatti hanno sviluppato i fanoni. Altri, come al loro Paese, si insedieranno sulle spiagge del demanio, e basterà loro tendere una mano per raccogliere cocchi e banane maturi quando cadranno dai palmizi, e per bere, aspettare che piova. Altri ancora, tipo gli indiani e i cinesi, sono capaci di cadere in catalessi e risvegliarsi dopo decenni di trance vegetativa, solo da dare un po’ le polveri e fare stretching, poi, a posto.
Certo, la maggior parte sarà costretta a rubare e saccheggiare. Ecco, sì, ci sarà direi una impennata della criminalità, con un Paese di 60 milioni di autoctoni che si troverà a fare i conti all’improvviso con 400 milioni di criminali; ma sarà poi solo un problema di allargare un poco le carceri, al massimo daremo a tutti i domiciliari, visto che in Italia abbiamo da Piani Regolatori case per il quadruplo degli abitanti che ci potranno mai essere.
E così, dieci anni passeranno in un attimo, ti giri e sei già nel ventiduesimo secolo; e tutti questi parassiti, dei quali nessuno ovviamente nel frattempo si accorgerà prendendo contromisure – che ne so, cambiando la legge sulle pensioni, considerato che già ora siamo a rischio serio di non starci dentro e l’abbiamo già rimaneggiata 8 volte dal ’95 ad ora – saranno belli che pronti per prendere una pensioncina che tutto sommato fa anche un po’ cagare, essendo la minima sociale, ma poi sai, al loro Paese sono abituati con poco, e figuriamoci, dopo 10 anni di digiuno, se anche puoi mangiare una mela al giorno poi diventi obeso.
Il lato positivo è che facendo qualche economia avanzeranno loro un sacco di soldi da mandare poi ai loro parenti che ancora vivono nei tucul e nelle case di sterco di yak, e con questi soldoni questi ultimi compreranno vasti appezzamenti di terreno, nuovi capi di bestiame, vinili da collezione, i CD di Shakira che nessuno si incula più da noi e si rifaranno le tette. Ci saranno scene incongrue di contadine jacute perse nella taiga con due tette dritte come zeppelin. Ma questi soldi renderanno ricchi tutti questi Paesi, così poi a nostra volta noi potremo emigrare lì – certo, se le loro trasmissioni televisive ci rassicureranno sulla presenza abbondante di figa ed Estathé.
In sintesi: basterà a tutti fare come fanno oggi gli zingari, che risparmiano vivendo in roulottes con l’aria condizionata a buchi nei finestroni e siccome lo Stato paga loro tutte le bollette (acqua poco, la loro religione impone di lavarsi solo una volta l’anno) e dà a ciascuno almeno 30 euro al giorno esentasse, vecchi donne bambini – io ne porto a casa al netto si e no 25 – accumulano una ricchezza di cui non si scorge traccia da nessuna parte (sono furbissimi, hanno ville sotterranee come gli Hobbit nelle quali dai rubinetti esce Berlucchi) e vivono con le pezze al culo allegramente nel Settecento dei poveri ma belli aspettando la ricca pensione che si prospetta loro in un futuro Dickiano.
Però, ammettiamolo, gli zingari, rispetto agli altri immigrati, hanno un grande pregio: almeno, non vengono qui a rubarci il lavoro.
Categoria: commedia, nel mondo reale, Web | Tag: adozioni, americani, australiani, autoctoni, bacheca, bambino, Barbara, catalessi, cavallette, cinesi, coreani, criminalità, demanio, domiciliari, Estathé, extracomunitari, Facebook, fanoni, figa, futuro, Hobbit, immigrati, indiani, invasione degli ultracorpi, Italia, ladri, legislatore, lemming, mandolino, negri, nero, operaio, Paese, parassiti, pensione, persone, Piani Regolatori, pizza, plancton, poveri ma belli, psicologo, razzisti, reddito, Riforma del sistema pensionistico, roulottes, rubarci il lavoro, secolo, Shakira, spiagge, sta bene su tutto, sterco, stormi, stretching, stronzi, svizzeri, taiga, trasmissioni televisive, un gioco da ragazzi, una mela al giorno, yak, zeppelin, zingari, zuffa