Bimbo di due anni si ustiona col caffè paura
Lascia un commentogiugno 27, 2013 di carlovanni
Una notizia così non è che la leggi, è lei che ti salta addosso dalla locandina, SPLAT! fin sugli occhietti cisposi del primo mattino – 13° a fine giugno, ho rimesso la canottiera ma ho tenuto le infradito.
La prima reazione forse dovrebbe essere di allarme da primate del branco, tipo, compriamo il giornale e vediamo cosa è successo perchè è un bimbo di due anni (tenero, teneribile, teneruto, tenerevole) e io…
…e io che?
Adesso, cinicamente, potrei dire: cosa me ne frega a me di un fatto molto comune, accaduto ad altri e, soprattutto, già accaduto, quindi sul quale io non posso avere alcun controllo?
E allora, nel breve tempo in cui altri sarebbero andati a comprarsi il giornale, tiro dritto e concludo due o tre riflessioni.
La prima: i bambini in cucina ci entrano solo a fornelli spenti e impiattato il tutto, regola di vita da quando a 5 anni ho conosciuto un bimbo ustionato dall’acqua bollente (ma poi: ma quanto era, ‘sto caffè?).
La seconda: non sono una scimmia, non mi deve necessariamente interessare quello che è successo al resto dei membri di un branco che peraltro influiscono il giusto su di me, cioè, zero.
La terza: come cazzo può essere ridotta l’editoria giornalistica per pubblicare simili trucchetti per vendere?
Ah, e poi, finale, molto importante, la quarta: ricordarsi di non comprare il Caffè Paura, che è pericoloso.