Ius sanguinis, Ius soli
Lascia un commentoMaggio 6, 2013 di carlovanni
Questo è il periodo delle polemiche sulle frasi pronunciate dalla Kyenge, che si vede che a giudizio dei tanti partecipanti del popolo di Internet non ha altrettanto diritto di dire minchiate come, a titolo di esempio, che so, Alfano.
Le si rinfaccia una sua certa apertura nei confronti di una possibilità ulteriore, rispetto all’attuale, di ottenere la cittadinanza italiana, o anche solo di entrare nel nostro territorio senza dover vendere un rene alle varie mafie locali e non.
E poi leggi simili cose: http://senzapelisullalingua.info/lettera-aperta-alla-signora-kyenge
Detto tra noi: io sono bianco che più non si può, non frequento molto i kebab e mal sopporto le culture che vietano di mangiare quel che ne ho voglia, fosse anche un pezzo di orecchio del mio vicino di casa, per cui, la Kyenge a stretto rigore non rappresenta nemmeno me. Non più di tanto, comunque. Assunto che ella rappresenti uan qualsiasi minoranza, cosa che spero di no, visto che è seduta su una poltrona dalla quale si deve avere una visuale piuttosto ampia.
Detto questo, alla signora che ha scritto:
” (…) imperativamente lei afferma che serve il riconoscimento dello ius soli… ma forse le è sconosciuta quella parte del diritto millenario, conquistato con il sacrificio di molte vite umane, per cui non è sufficiente risiedere in un paese per averne di diritto cittadinanza. (…)”
mi pare di poter ricordare che in altre Nazioni culturalmente arretrate, tipo Stati Uniti, Inghilterra, Canada, Francia, le prime che mi vengono in mente, applicano lo Ius Soli con criminale serenità, e non per questo si è mai assistito ad una invasione di cavallette. Non più, comunque, di quanto avvenga dichiarando dall’oggi al domani che tutti quelli che transitano in un territorio se non hanno 48 bolli sono dei criminali per questo semplice fatto.
Poi lei addirittura parla di residenza, il che non ha proprio significato in questo contesto.
Infine, si tratta di una logica così ferrea e indiscutibile che la legge al riguardo è passata solo nel 1992 (di nuovo, guarda caso, a ridosso delle paturnie di Schengen).
Capisco che temiate orde di negri che strappino i vostri figli dai loro letti per mangiarli, ma un minimo di documentazione sull’argomento no, eh?