Cassandra avvelena anche te. Digli di smettere.

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febbraio 12, 2012 di carlovanni

Non posso aprire manco più il garage senza che salti fuori qualche genio a dirmi che ormai la Madre di Tutte le Crisi si avvicina, e moriremo entro la fine dell’anno brutalizzati, poveri, dissanguati dalle banche come è successo con la Grecia.

Una volta in Italia gli infallibili analisti esistevano solo a proposito del gioco del calcio, e per salvarsi i testicoli bastava evitarli:

un po’ come succede oggi coi fumatori, pian piano, mano a mano che il calcio si è rivelato non più credibile, sopravvivono ora sparuti gruppetti, sempre meno cool, sempre più ostracizzati, che come i fumatori quando entreranno in argomento immagino il barista finirà per sistemare loro salette apposite, o addirittura, fuori, al freddo.

Ora invece è molto cool far mostra di intendersi di economia e finanza, specie se internazionale.

Di più:

in questa congiuntura storica, tutti si stanno buttando su quel ruolo di Cassandra che un tempo, io credo giustamente, ti guadagnava un sacco di botte e nei casi più fortunati la forca, perchè star lì ad abbassare il morale agli altri è veramente una cosa da punire con severità.

Specie poi nei casi in cui il morale, battaglia, economia, fede nelle convenzioni, in cui il morale in fondo è il 50% della forza.

Oggi, al contrario, fare i menagrami rende tantissimo.

Si vede che la gente ha proprio voglia di aver paura, di temere cose che la schiacceranno, inevitabili, annientanti, disperanti.

Alla fin fine, credo che lo faccia perchè in fondo se le cose stanno così ciascuno ha la scusa per non fare un cazzo, tirare i remi in barca ed aspettarsi che arrivi l’Uomo Forte a togliere le castagne dal fuoco:

sì, Buana, sì, ecco, metti la mano sulla testa del tuo povero schiavo spaventato.

Un calcio alla siepe, e tac!

Ecco nuovi esperti saltano fuori!

Questa, ad esempio:

Lidia Undiemi parla con cognizione di causa, in quanto dottoranda presso l’Università di Palermo.

Quindi io che sono già dottore potrei aspirare al Nobel. Io, Smith e Galbraith, a bere insieme la sera.

Ah, già, io non sono nel cartellino di IdV, scusate.

Ma dico lei per dire tanti altri.

Cosa c’è dietro queste lunghe e onnipresenti tirate?

Il Nulla.

Un minimo di voglia di informarsi e di documentarsi, un pizzico di capacità di comprensione (mix tra normale e obbligatorio buonsenso e quella sapienza che ti può venire dal leggere 1 o 2 libri NELLA VITA sull’argomento, eh, mica la laurea) e si scopre con grande facilità che tutte queste notizie, vendute come certe, infallibili, ovvie, geniali, sono in effetti fallaci, imparziali, non documentabili, orientate quando addirittura non espressamente mendaci.

A che scopo?

A occhio e croce, direi o a vendere (la paura vende sempre tantissimo), o a vendersi (anche chi dice che ti farà passare la paura si vende bene).

Articolo 18? Posto fisso? Nove volte su 10 non sanno di cosa parlano. Le ditte hanno GIA’ il coltello dalla parte del manico nei licenziamenti, anche sopra le X unità prescritte dalla legge. Chi è che torna nel posto di lavoro dal quale è stato proditoriamente licenziato? Quasi nessuno. Prendono i soldi della transazione e amen.

Se mi dite che a una maggior facilità di licenziamento in caso di provata crisi aziendale corrisponderà una maggiore capacità del mercato di riassorbire l’esubero, con tanto di impegno in tal senso da parte dell’azienda licenziante, non capisco chi dovrebbe votare per il no.

Il fondo salva stati è sovranazionale e i suoi amministratori godono dell’immunità?

Ma perchè, considerata l’alternativa, lasciare tutto in mano agli splendidi amministratori locali, ugualmente coperti da immunità, vi sembra praticabile e saggio?

L’Italia farà la fine della Grecia?

Ma un minimo di criterio.

La Grecia viene da 70 anni di fascismi, corruzioni, deficit e totale assenza di volontà civile e sociale, fatte salve le sacche resistenti di poveri cristi che si dannano l’anima da sempre per sbarcare il lunario, abbandonati tra la coscienza civile e la voglia di fare a se stessi, persi in uno Stato in cui il Pubblico incapace ha schiacciato un Privato avido e incapace, con risultati disastrosi.

E tanto perchè oggi da noi tante voci si alzano per uscire dall’Euro, che non conviene, che è una truffa, etc., a suo tempo, il Governo greco falsificò i bilanci per poterci entrare.

Ecco da cosa nasce il problema greco: da quasi un secolo di gestione allucinante unita all’accollarsi obblighi inattendibili.

Tra parentesi:

la Grecia sarebbe COMUNQUE fallita.

L’essere nell’Euro le dà una possibilità, per quanto pesante, dolorosa e sacrificante, di salvare il culo; non oggi, ma magari fra 20 anni potrebbero stare anche così così.

E’ poi lo stesso motivo per il quale tanti Stati stanno entrando a far parte della Comunità:

non sono mica fessi, poi anche loro hanno i loro leghisti, ma se rompono troppo i maroni, ecco…non ora, eh? Prima entriamo.

E PAGANO per entrare. Ci sarà un motivo, che dite?

Poi.

La differenza tra chi cerca di riflettere e chi vi vuole truffare è sostanzialmente una:

la consapevolezza che tutto probabilmente andrà bene, ma che potrebbe purtroppo andare anche male, e in quel caso ci ritroveremo davvero a mangiare i gatti per strada.

Ma sarà comunque sempre grazie a un impegno personale che ci si salterà fuori.

Invece, chi cerca di vendervi le cose, vi fornisce una quantità infinita di paura, e poi, guardate se non è vero, si propone di risolvervi la situazione.

Un po’ di criterio, eh?

E se vedete una Cassandra:

sparatele, poi interrogatevi se è innocente oppure no.

 

 

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