Carlo Vanni Vs. la classifica dei 100 dischi italiani di Rolling Stone
4febbraio 2, 2012 di carlovanni
Vado a memoria, e si sa, la memoria è ingannatrice, ma non credo di avere mai letto un solo numero intero di Rolling Stone in tutta la mia vita.
Se è per questo, nemmeno di Rockerilla, che pure ha un nome molto più sexy.
A giudicare dalla classifica che ho sbirciato in questi giorni, c’è il caso che non mi sia poi perso granchè:
http://www.ilpost.it/2012/01/30/i-100-dischi-italiani-piu-belli-di-sempre-per-rolling-stone/
Io non sono mai stato un grandissimo estimatore della musica italiana, specie in ambiti, come quello rock di variopinta maniera e forma, per il quale credo in terra nostra non sia presente l’humus fondamentale, fatte salve debite pur rare eccezioni.
Però mi pare di ricordare nomi come Baglioni, Mina, che so, Cammarere, ma ditemene X a caso, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Bersani, che potrebbero, dico, potrebbero, eh, essere meglio del Cremonini di “Maggese”, o senza offesa, a puro titolo di esempio, degli Offlaga Disco Pax, come maturità artistica, dischi venduti e impatto sull’immaginario collettivo.
A me adesso piacerebbe tanto, ma tanto, sapere da chi è composta la giuria selezionata che ha decretato questa classifica, e magari, magari, eh! Pure i criteri.
Così poi posso decidere anche quali e quante pubblicazioni posso decidere di non comprare, considerandolo altrettanto inattendibili.
Anche io ho avuto gli stessi dubbi/perplessità/indecisioni leggendo la classifica di RS, e ho notato anche io gli stessi grandi assenti e (forse) gli stessi incomprensibili presenti. Andando a fondo ho capito che gli espertoni che hanno redatto la classifica sono in gran parte VIP ascoltatori, ed in quanto tali (ascoltatori) allineati alla media nazionale. Avrei anche un po’ da ridire sulla scelta degli album per sè, a prescindere dall’autore… ma forse sto eccedendo nella puntigliosità 😛
NO, ma che puntiglioso, sei anche generoso, direi. Soprattutto mancano nomi importantissimi che mi sembra davvero strano nessuno abbia mai citato, che ne so, Gazzè, Silvestri, etc. E circa le posizioni, ho i miei serissimi dubbi. Insomma, il dubbio che sia piuttosto pilotata non è piccolo. Ma anche fosse, salvo la mia coscienza ripetendomi “non è seria, si sono solo divertiti a dire due cazzate”.
http://www.linkiesta.it/blogs/dischaunt/cento-dischi-rolling-stone
Direi che bene o male l’hanno presa tutti allo stesso modo, questa classifica… mi sa che seguo il tuo suggerimento e mi rifugio nel mantra “non fa male non fa male” 🙂
Boh, sto pubblicando la classifica dal basso su FB, sono al 96…già Maurizio Bianchi coi rumori di industria non concepisco che uno abbia comprato il disco, ma forse è un limite mio. Poi mi sembra molto sbilanciato verso il post punk, appunto, e i buchi che ha lasciato. Sì, Rocky ci salverà tutti XDD