Chi ha rubato la marmellata, eh?

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giugno 10, 2011 di carlovanni

Non essendo più giovanissimo, ho il destro di ricordare, e anche molto bene, quel simpatico brano di un “autore” che per qualche anno te lo ritrovavi anche nel bidet, e poi è sparito.

Io, non lo rinominerò, non vorrei mai saltasse fuori di nuovo

(per carità, non è che mi abbia fatto niente, o quasi, però ciascuno fa il suo tempo),

ma il brano sì, invece, e lo metto anche qui:

Voleva essere una specie di tirata contro l’ipocrisia generale, e invece, secondo me, si è rivelato – giustamente – per quel che probabilmente era: una discreta leccata di culo che magari gli è valsa ancora un paio di stagioni in televisione.

E nessuno faccia il puro, basta guardare l’ultimo concerto del 1° Maggio per vedere quanti sono in Italia i Puri, tra gli Artisti.

A parte questo.

Oggi mi sembra si verifichi di nuovo la stessa manfrina di allora;

sostituite Andreotti a Berlusconi, e il gioco è fatto.

Oddio;

quell’Andreotti lì, politicamente era un gigante, e nel confronto con la situazione attuale assume le proporzioni semimitiche di un Briareo, di un Odino.

A noi invece restano trent’anni di Berlusconismo, una intera generazione forgiata agli interessi di chi ti regala le coppe del Milan e poi ti sputtana il Paese in cambio;

non che il Paese non ci abbia messo molto del suo, per sputtanarsi.

E a me resta di leggere le critiche e gli strali di corrispondenti esteri che paragonano l’Italia a paesi africani (poveri), in peggio, però.

Sport molto diffuso all’estero, e più ancora nel nostro Paese.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/09/leconomist-critica-berlusconi-luomo-che-ha-fregato-un-intero-paese/117046/

D’altronde, in casa degli altri, è buona cosa dire che non stanno messi tanto meglio.

Noi siamo partiti da una situazione di poveracci ignoranti, ed è davvero da cretini continuare a parlare di un Rinascimento che si è spento ormai non meno di 300 anni fa in tutte le sue diramazioni;

noi, che potremmo vivere di sole arti e turismo, e ancora ci ostiniamo a ragionare di PIL e di mandare i figli alla Bocconi, e le figlie a far bocchini, che di sicuro rende tanto di più nell’immediato e magari anche oltre.

Insomma:

che palle, queste argute analisi straniere.

Che vengono da Paesi che sono partiti con imperi coloniali e solo per questo stanno ancora in piedi: fascistizzati fino all’imbecillità, appoggiati sui soldi dei loro trisnonni, con un naso così turato che non solo non annusano le cacche che pestano – e ne pestano davvero tante, ma neanche ne possono parlare, per timore che qualcuno, come nei Paesi africani come il nostro, non dia più loro da lavorare.

Quanto a noi.

E’ ormai ovvio che la stagione berlusconiana è un punto così basso nella storia dell’uomo da far sperare che, in un ipotetico revisionismo, venga cancellata, così come lo sono state le conseguenze delle Leggi Razziali in un Paese come il nostro dove vive solo e soltanto brava gente;

è altresì ovvio che il Berlusconi non ha mai agito da solo, e al suo fianco non sono state le compagini politiche (aaahahahah!!!) che paga profumatamente perchè stiano lì, ma anche l’indifferenza, la compiacenza, la complicità di tante brave persone che in fondo volevano accontentarsi di tifare Milan, vedere più culi in televisione, sognare di poter diventare ricchi senza fare una cippa, pagare poche tasse e, in generale, non prendersi fastidiose responsabilità come ragionare o anche solo avere buon gusto.

E allora, alla fine, un po’ di ragione quel cantante di cui sopra ce l’aveva, ho paura.

 

 

 

 

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