Farsi dare l’ergastolo o altre importanti pene detentive. Manuale per farsi lasciare
1Maggio 16, 2011 di carlovanni
Manuale per farsi lasciare da un uomo.
55. Farsi dare l’ergastolo o altre importanti pene detentive.
Abbiamo sfiorato questo punto già altre volte, a proposito dei possibili sviluppi estremi di tante altre tecniche;
la nostra tesi di fondo è, in ultima analisi, che dal momento che comunque si sta vivendo una galera, non ha poi tutta questa importanza il luogo in cui si sconta la pena.
O meglio:
in realtà, ce l’ha, eccome.
Proviamo a fare un confronto.
Contro del carcere:
avete solo poche ore d’aria, e se piove, ve le giocate.
Mangiate sempre in mensa, e vi conviene farvi amico il cuoco.
Frequentate sempre gli stessi posti, le stesse persone.
Se vi sentite male, andate all’infermeria, e qui potete scegliere tra la pillola blu (uccide quasi tutto) e la pillola rossa (uccide tutto, comprese voi, in molti casi).
Vivete in 5 in un monolocale di 15 metri quadrati, e dovete anche resistere alle rudi avance di Irma la Bruta, la lesbicona violenta che ha deciso di fare di voi la sua nuova fidanzata (le precedenti cinque sono finite nello scarico delle docce, tritate).
Il vostro animale da compagnia è un topo, un canarino, un pesce rosso o una blatta. Siete impossibilitate a fare shopping (AAAUUUGGGHHH!!!).
Pro:
nessun seccatore.
Nessuno oserà mai disturbarvi durante la visione della soap (rischio di sanguinosa rivolta).
La suocera non può entrare, e nemmeno vi rivolgerà più la parola.
Potete farvi il fisico gratis.
Potete ricominciare a studiare, e quando uscite, vi trovano un lavoro senza che voi dobbiate muovere un dito.
Se scrivete un libro, rischiate anche di fare i soldi a palate.
Non c’è lui (EVVVVAAAIIIIIII!!!).
Secondo me, grossomodo, si equivalgono.
E poi, se siete incensurate, con un qualche condono di pena, grazie alla vostro buona condotta ve la dovreste poter cavare in maniera tutto sommato rapida;
fuori, invece, la prospettiva che vi si offre, è a vita.
Magari a piede libero avete una scela più ampia tra i titoli cinematografici, questo sì.
Ma pensate possa controbilanciare la spaventosa tortura costituita dal sopportare un uomo alla cui immagine mentale tendete a sovrapporre il primo piano di un facocero in calore?
Senza contare che il rischio che correte, prima o poi, è di andare in galera per avere ammazzato lui;
questo sì, che sarebbe triste!
Essersene liberate, e non potervi godere i vostri spazi!
E invece;
no, fate in modo che sia lui a lasciarvi, il bastardo.
Sarà lui l’uomo senza spina dorsale, quello che dovrà inventarsi, sempre più imbarazzato, storie riguardo alla vostra assenza, che comincia a farsi lunga (no, lasciati? No, ma che dici, è in Argentina per un progetto di sviluppo…se ci vediamo? Ehm, certo, in parlat…no, per Natale, certo…);
lui, il verme traditore che, alla fine, non avrà il fegato di urlare al mondo l’amore che prova per voi, terrorista associata ad una frangia così a destra che torna a destra dopo essere passata per la sinistra.
Tra l’altro, non è neppure necessario che commettiate chissachè, per farvi incarcerare;
l’essere innocenti, anzi, è talmente una garanzia di successo in tal senso che se permettete un consiglio, sarà meglio che voi commettiate almeno un piccolo reato.
Così, per scaramanzia.
E se lui dovesse ancora avere il cuore di aspettarvi all’uscita delle mura, l’enorme cuore con dentro scritto “IO AMO IRMA” tatuato sul petto dovrebbe poterlo dissuadere.
c’ho un amica in galera che vuole la ciola!