Il polmone marrone di Reggio.
Lascia un commentoMaggio 13, 2011 di carlovanni
Non sarà nè la prima nè l’ultima volta che sono piuttosto confuso, anzi.
Di questi tempi, con la gente che corre, è una condizione piuttosto frequente.
Ma non riesco a capire le uscite del mio comune, “certe uscite che sembrano entrate”, come avrebbe detto mio padre.
Adesso ad esempio stanno festeggiando la felice ed intelligente scelta politica ed ecologica che porterà alla riqualificazione del Parco del Rodano, sbandierato come
“secondo polmone verde”
della città.
Eh, già.
Peccato che poteva essere il terzo polmone verde della città,
dopo il Parco del Crostolo (che andrebbe proseguito e valorizzato, e invece sta lì all’80% inutilizzato)
e dopo il Parco di Villa Ottavi, che invece hanno sacrificato nella sua quasi totale interezza in favore di un piano urbanistico edilizio che non ha ragione di esistere,
http://www.parcottavi.it/sitonuovo/html/index1.html
soprattutto se si pensa che a Reggio Emilia, città che conta 150.000 anime (o animacce) delle quali moltissime non in grado di farsi regalare da Mamma Banca un mutuo, ha un Piano Regolatore risalente ai decenni scorsi in cui sono previste unità abitative bastanti per 500.000 persone.
Guardatelo adesso, il progetto di Villa Ottavi.
Hanno disboscato tutto, sterminato i campi, rassodato il terreno, vetrificato, cementificato; poi, hanno messo giù i birilli – qui sorgerà un Centro Commerciale, credo il 15° a Reggio, qui 8 parcheggi, qui palazzi, qui la bbonanima de li mejo mortacci vostri
e adesso ci sono alcune palazzine
– brutte, orrende!
che sorgono come termitai isolati in questa savana desolante.
Un bel capolavoro.
Soprattutto in una zona tra le più trafficate della città.
Bravi, bravi, meno male che ci togliete un polmone per darcene un altro.
Un chiaro esempio di ottima amministrazione dei fondi pubici.
Non ci resta che leggere 