Rivelargli di essere un sicario prezzolato. Manuale per farsi lasciare

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aprile 29, 2011 di carlovanni

Manuale per farsi lasciare da un uomo.

38. Rivelargli di essere un sicario prezzolato. 

Ci sono cose che a tutti fa piacere sapere, prima di cominciare a frequentare una persona.

Quali sono i suoi gusti in fatto di cinema, ad esempio;

oppure, di che cosa si occupa per vivere, o se è vegetariana o meno, se ama gli animali, se preferisce passare le vacanze al mare o in montagna, e così via.

E’ una fase molto delicata, nella quale, se da un lato si cerca di avviare una conversazione, e ogni punto che si trova in comune risulta utile in tal senso, dall’altro, si sta anche valutando il partner attentamente, per capire se e come sarà compatibile con noi.

Se a questo punto tacete importanti informazioni su di voi – tipo, che in realtà siete sposata, che siete la reincarnazione di un Lama tibetano, cose simili – in seguito potranno sorgere discreti problemi di relazione.

Ritengo che tacere al vostro partner che per vivere uccidete dietro compenso sia una di quelle cose che, una volta venute a galla, possano creare qualche disagio.

Personalmente, mi sembra una cosa fighissima:

un mestiere che richiede una gran professionalità, che paga bene e che non riserva problemi dal punto di vista pensionistico.

E poi può sempre tornare utile.

Disgraziatamente, non tutti gli uomini sono di ampie vedute come il sottoscritto;

per cui, rivelare una simile scomoda verità potrebbe essere determinante, per togliervi definitivamente dai piedi la vostra zavorra domestica preferita.

Gli uomini un po’ borghesi tendono a rifuggire dalle donne che nascondono un arsenale nella valigia nel doppiofondo dell’armadio.

D’altronde, dal momento che un uomo non si interesserà mai di cosa c’è in un armadio, a meno che non si tratti degli sportelli contenenti le sue camicie pulite e stirate, sarà vostra cura lasciare indizi abilmente disseminati per casa.

Tipo:

un silenziatore per tenere il segno di un libro.

Una pistola nella scatola dei cereali, una nel cassetto del mobile dell’atrio e una in frigorifero, di fianco agli yogurt.

Un fucile da cecchino con treppiede sistemato sul davanzale della finestra del gabinetto.

Un cadavere incerottato col nastro da idraulici nel pozzetto del freezer.

Insomma;

come sapete, noi uomini se non si tratta di cose che interessano la nostra immediata sopravvivenza

(tigre dai denti a sciabola in salotto; personaggio di Doom circondato dagli alieni; centravanti in area in fuorigioco)

tendiamo ad essere un poco distratti, quindi, sarà meglio che facciate finta di avere a che fare con un sordo cieco, se volete ottenere in tempi ragionevoli l’effetto sperato.

Quando accadrà che lui cominci a realizzare

(cara, scusa, volevo chiederti: hai poi chiamato il tecnico dell’antenna? E, senti: ma tu uccidi dietro compenso per vivere?),

fate una espressione come se, fatalmente, certe cose prima o poi debbano disgraziatamente venire a galla.

Come se, nonostante voi abbiate fatto di tutto per proteggerlo, purtroppo un destino crudele ci ha messo lo zampino.

Se poi proprio non la vuole capire, mettetegli in mano il passaporto con la nuova identità, e avvisatelo che o si toglie dalle balle, o dovrete ucciderlo, visto che vi ha scoperto.

Di solito funziona.

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