Coinvolgere la mamma (la propria) nella vostra vita di coppia. Manuale per farsi lasciare.

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aprile 6, 2011 di carlovanni

Manuale per farsi lasciare da un uomo.

15. Coinvolgere la mamma (la propria) nella vostra vita di coppia

Uno apre la porta di casa sua, dopo una giornata di duro lavoro, sperando di potersi finalmente mettere in mutande e canottiera (sì, care signore, proprio così: libero e bello), e appena superata la soglia di casa, chi ti trova?

La suocera!

Che ti scruta, che ti analizza, che ogni volta che ti guarda ti senti le lineette di dissezione addosso come fossi un manzo intero, e il pensiero che le appare scritto sulla fronte, simile al gioco dei bigliettini segreti, è:

“Ma guarda questo, mia figlia meritava molto di più!”.

Il vostro cane le si accoccola in grembo.

Vostro figlio, se ne avete, la chiama affettuosamente “nonna”, e gli fa rimpiangere amaramente di aver dedicato poco tempo alla lettura di “Hansel e Gretel”, quando era più piccolo.

Si autoinvita a cena, programma le vacanze, dà il suo numero alla venditrice Amway per accalappiare i suoi colleghi di lavoro e cerca di vendergli le assicurazioni Multilevel, si fa scarrozzare dal dentista e dal pedicure e alle riunioni condominiali, e per Capodanno vi vuole a casa sua assolutamente a giocare a tombola e a 21.

E a Natale, idem.

E a Pasqua, visto che Natale con i tuoi, e Pasqua con chi vuoi, decide lei e si fa al gita fuori porta a mangiare pesce a Viserbella, in quel ristorante che la zia ci si è trovata tanto tanto bene, e lui controllerà il prezzo di ogni singola tartina che la vecchiarda dallo stomaco di ferro e dal fegato di acciaio si strafocherà come un’otaria al circo.

Compra per voi biancheria che non vi serve, regala soprammobili tanto orridi quanto fragili dei quali lei si libera volentieri, ma che in casa vostra cercherà sempre (sottolineandone l’eventuale assenza con fare inquisitorio) e, in generale, si intromette in qualsiasi faccenda dovrebbe restare personale tra voi due, servendosi del suo onnipresente servizio di Intelligence (che fa capo alla parrucchiera) per trovare da puntualizzare, da ridire, da commentare qualsiasi cosa.

In pubblico: per lei, di privato, c’è solo il suo.

Fate mente locale: vi ci sono voluti lunghissimi anni, per allontanarvi dalle sue grinfie predaci che vi stavano pian pianino stritolando.

Ancora adesso, non la reggete per più di un’ora alla volta.

Quanto credete che potrà resistere, lui, se voi stesse vorreste strangolarla con le calze di nylon, due volte su tre?

E tenete anche conto del fatto che, spesso, è accaduto che suocere piacenti concupissero generi privi di salda spina dorsale.

E come se non bastasse, la saggezza popolare sull’argomento è molto chiara: “guarda la madre, e sposa la figlia”.

E non credete che una sovraesposizione alla petulanza di vostra madre sia un gol a porta vuota?

La suocera: un grande classico della devastazione di coppia.

Intramontabile.

 

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