La ballata delle cose da niente
Lascia un commentomarzo 13, 2011 di carlovanni
(Ballade des menus propos – 1458)
So vedere una mosca nel latte, /
So riconoscere l’uomo dall’abito /
So distinguere l’estate dall’inverno /
So giudicare dal melo la mela /
So conoscere dalla gomma l’albero, /
So quando tutto è poi la stessa cosa, /
So chi lavora e chi non fa un bel niente, /
So tutto, ma non so chi sono io.
So valutare dal colletto la giubba /
So riconoscere il monaco dall’abito, /
So distinguere il servo dal padrone, /
So giudicare dal velo la suora, /
So quando chi parla sottintende, /
So conoscere i folli ben pasciuti, /
So riconoscere il vino dalla botte, /
So tutto, ma non so chi sono io.
So distinguere un cavallo da un mulo, /
So giudicare il carico e la soma, /
So chi sono Beatrice e Belet, /
So fare il tiro per vincere ai punti, /
So separare il sonno dalla veglia, /
So riconoscere l’errore dei Boemi, /
So che cos’è il potere di Roma, /
So tutto, ma non so chi sono io.
Principe, so tutto in fin dei conti, /
So vedere chi sta bene e chi sta male, /
So che la Morte porta tutto a compimento, /
So tutto, ma non so chi sono io.
Francois Villon